
Guys vicini e lontani, quanto segue è il mio attuale pensiero, e non è rivolto ad alcuno in particolare, ma è una presa di coscienza di una situazione oggettiva, ed un’esternazione un po’ DAZED AND CONFUSED: e che nessuno si senta offeso, please.
1) Da metà giugno, + (luglio – agosto – settembre – ottobre), a metà novembre. Risultato equazione, five months: a occhio e croce mi ricordo di 3 suonate integrali, forse 4? Ridicolous. Questo non è suonare, è un modo per far passare ‘a nuttata.Tutti hanno qualcosa da fare, c’è il lavoro, le mogli-amanti-gheishe ecc., i cazzi vari (siamo in fascia oraria protetta, per caso?…) di ciascuno, e visto che la musica diventa l’ultimo problema, (al di là dei proclami fatti in passato …"verba volant", i fatti contano), è ovvio che la causa di questa situazione va ricercata nelle motivazioni personali.
2) So benissimo che le vostre storie sono completamente diverse dalla mia, e nessuno di voi ha la stessa considerazione della musica che ho io: per me è stata la colonna formativa e portante di una vita. Io non sono più nessuno, ma ho avuto la fortuna di suonare con professionisti, e anche con qualche grande artista. Se aggiungiamo alcune tonnellate di ore di musica ascoltata (quanto pesa un’ora?…) quasi da quando ero in fasce, e intendo ascoltata finché non ti entra nelle cellule, è ovvio che esiste una sostanziale, differente sensibilità nell’approccio alla materia, nella conoscenza e importanza data alla stessa. Per la musica mi sono probabilmente giocato definitivamente tante cose, secondo gli standards di valutazione della gente comune, e non è certo quello che chiedo a voi. Ma da qui alla nostra realtà c’è un abisso.
3) Quando mi sono rimesso in gioco un anno fa, sapevo che ci sarebbero stati problemi, ma speravo si sarebbero risolti col tempo: contavo su quella che mi sembrava una vostra discreta passione che avrebbe potuto portare a qualche risultato interessante; sfruttando la mia esperienza, le persone che conosco, pur con tutte le difficoltà che ci sono nell’ambiente, si poteva concretizzare un piccolo progetto, nell’interesse e nel “godimento” di tutti.
Inoltre che succede:
C’è la presunzione di poter costruire unicamente un proprio repertorio senza averne ANCORA le capacità.
Uno snobismo ingiustificato preclude la possibilità di crescere suonando cose che sarebbero importanti per migliorarsi, come fa CHIUNQUE IN QUALSIASI SETTORE ARTISTICO. Quanto è stato fatto prima dagli altri, che devono essere scelti fra i MIGLIORI , serve a priori (qualcuno ha mai scoperto chi è questo priori?). Punto: i Green Rats hanno troppe seghe mentali, sui generi, sulle date dei pezzi (aagghhhh!!!). Il saggio dice: DONNE E MUSICA NON DOVREBBERO AVERE ETA’.
Credo che lo snobismo derivi dall’incapacità non ammessa di fare certe cose, dalla mancanza di voglia e impegno, dallo scarso apprezzamento di musica che non si conosce e probabilmente non si capisce; e qui torniamo al presupposto delle storie personali, della FORMAZIONE (Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali ecc.) e sensibilità delle nostre personalità. Io, ad esempio, non pretendo di suonare Jazz, sono rimasto troppo indietro con lo studio, ma sono cresciuto ascoltando qualsiasi genere e nell’ambito della musica rock/POP(olare), se motivato, posso arrivare quasi dappertutto. E questo mi piacerebbe anche da parte dei colleghi, come obiettivo.
Ancora: non posso più permettermi di far passare troppo tempo; alla mia età bisogna che quanto faccio sia velocemente risolutivo e produttivo in qualche modo, e non mi riferisco all’aspetto economico. Anzi, per me, che quando prendevo in mano le bacchette era per una contropartita molto danarosa, dopo essere stato fermo 15 anni, l’importante era suonare almeno con soddisfazione.
Non voglio dire che non mi sia anche divertito, altrimenti avrei smesso prima, però devo confessare che cominciano a mancarmi alcuni “benefit”. Swing (nel senso letterale del termine), certe ritmiche, un po’ di funky balance. Mi piacerebbero altre sonorità, dalle tastiere ai fiati, suoniamo cose troppo semplici, come strutture armoniche e arrangiamenti; anche se musicalmente sono nato con il beat e il rock ed ho fatto indigestione di Led, Black, Jethro, Deep, Creedence, Doors, Uriah, ecc. sono presto andato oltre, e non credevo di ritrovarmi a suonare simply rock, (senza offesa per il genere, è ovvio), e certamente non nel modo migliore possibile. E non si prende manco una lira, mannaggia!
Filosoficamente parlando, I mean che non riesco a esprimermi come vorrei sullo strumento, e mi rendo conto della differenza suonando a casa.
Encore: ho anche la netta impressione che non si sia apprezzato e considerato più di tanto cosa comporta il muovermi per le prove, altrimenti ci sarebbe stata meno superficialità nel rinviarne così tante; voglio dire, da qualche mese a questa parte non ho visto la mia stessa voglia di arrivare da qualche parte. Troppe volte, ad esempio, sono saltate prove già stabilite (quest’ultimo doppio rinvio ne è la riprova. avevo intenzione di venire sia giovedì che domenica): possibile che siamo così sfigati che l’ineluttabile capita sempre di giovedì, sabato o domenica?E ho visto che il programma legato al giovedì è sostanzialmente già fallito. Ribadisco il punto 2: per me la musica è Number One, per voi 6, 7, 8 …102.
Allora mi chiederete: ma chi te l’ha fatto fare?
Giusto: “Nobody’s fault but mine”, ma riguardate il punto 3.
Per continuare ad investire tempo, passione e denaro in questa storia necessito di un programma e di idee più chiare e certe.
Fra l’altro, questa situazione altalenante, incerta, mi ha messo in crisi perché va a peggiorare una mia realtà personale incasinatissima, aumenta i dubbi sulle scelte che ho fatto. Ma questo è un mio problema.
Forse ho tralasciato some things, probabilmente le ho già dette in altre occasioni, anche se non a tutti, e comunque a turno le difficoltà sono state sollevate anche da altri; e può anche darsi che non sia riuscito a spiegare esattamente ciò che ho in testa, quindi provo a riassumere.
Ø Non ho dimenticato, come detto all’inizio, che ciascuno ha i suoi problemi, che tutti dobbiamo spostarci, che non abbiamo strumentazione sufficiente e all’altezza ecc. ecc. Ma proprio per sopperire a queste difficoltà e trovare un modo per risolverle, è necessario un approccio diverso, per evitare che le cose migliorino, forse, solo nell’arco dei prossimi 10 anni.
Ø Vorrei sapere cosa vuol fare ciascuno di voi, expecially in merito al progetto artistico. Se suonare è per voi esclusivamente un passatempo, io non posso fare 570 km per uno sfizio. In mancanza di un vostro interesse reale ed un obiettivo concreto, non vedo perché dovrei essere interessato io.
Ø So che qualcuno di voi pensa che noi si sia già abbastanza “a posto”: fidatevi, non è così. Tutti quelli con cui ho lavorato hanno giustamente preteso che le cose fossero fatte come si doveva, ed è mia abitudine comportarmi allo stesso modo, quando decido di fare qualcosa, soprattutto nei confronti di me stesso. Altrimenti sto fermo.
Ø Il punto precedente significa che sarà necessaria più applicazione, ma non voglio toccare gli aspetti tecnici adesso.
Ø E ricordate che se si è furbi, la musica può essere anche business: il sacro fuoco dell’Arte paga solo pochi di coloro che rimangono fedeli a sé stessi; e allora perché non cercare di ottimizzare il piacere personale con concerti al Madison Square Garden? (azz!).
Meditate e decidete cosa volete dalla musica: non mi sembra utile andare avanti con questo ritmo, che mi sembra un 11/16.
Nessuno siam perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti (A. Mingardi)
E la vita dell’Artista è durissima.
5 comments:
Aqui do Brasil:
leggo il memoriale..
invito tutti a rispondere..mi sembra giusto.
Inizio io:
io ci tengo molto a suonare con voi tutti...efettivamente il discorso di Alberto è mosso da una motivazione personale forse più forte delgi altri..
Le disponibilità sono molto risicate e se a questo aggiungiamo il fattore logistico e gli imprevisti è chiaro che suonare tutti insieme diventa molto difficile.
L'unica soluzione che vedo è verificare e rimodulare se possibile le disponibilità di tutti
facendo qualche sforzo in più per essere presenti ai giorni delle prove stabiliti.
I giorni delle prove stabiliti erano il giovedi e la domenica.
Ultimamente anche questi giorni sono diventati spesso impraticabili, anche all'ultimo momento.
L'eccezione purtroppo se diventa la regola come sta avvenedo effettivamente da un po' di tempo può giustamente portare a delusioni come quella di Alberto.
Alberto ci gira intorno e fa mille discorsi..sfrondando una parte del suo discorso....su cui tornerò in un altro momento, mi sembra che chieda che ci sia più impegno e motivazione da parte di tutti.
Io a questa richiesta mi aggrego e non mi sottraggo al maggior impegno che mi verrà richiesto..come tutti nel limite del possibile!
Um abraço baiano!
Antonio
io aspettavo dicembre, come si era detto per fare bilanci, eppure fino ad ora non posso dare torto ad alberto, ci sono delle "doppie defezioni" che prima erano solo deomenica, ora anche giovedì, a ruota, me compreso per questa ultima volta, non mi sottraggo.
LA scala delle priorità è lunga e come dice il poeta "dimmi che posto mi dai", guardiamoci in faccia, che posto diamo alla musica che proviamo a fare?
Se è aria di bilanci facciamoli, ma sappiamo già il segno.
Chiedo scusa ad Albert, ti voglio bene
anch'io all'alberto ci voglio bene. e non trovo niente o quasi da ridire a quello che dici, albert. dal tuo punto di vista hai ragione, a badilate, e la tua onestà e schiettezza e l'amore viscerale che dimostri per la musica parlano per te.
il guaio, grosso, è che una situazione come quella immaginata da te non si può realizzare, in queste condizioni, in nessun modo. almeno finché ci sono dentro io. dico questo a titolo strettamente personale, ovviamente. e nel senso che: intanto io non sono un professionista, e non ho la presunzione di diventarlo ora. quindi fintantoché ci sono io nel gruppetto non puoi aspettarti da me la perfezione, il mestiere, la precisione di un professionista. se vuoi la perfezione, dimmi: ok, niente di personale però qui si ha bisogno di un bassista vero, uno che lo fa di mestiere. ok, no problem.
secondo: ci ho i miei cazzi. chiamali come ti pare. lavoro, geishe, cazzinculo, chiamali come ti pare. la mia disponibilità alla causa è limitata, ci tengo mi dà gusto sto bene con te e tutti gli altri siete quasi come una famiglia per me, però l'ho detto fin da principio che non riuscivo a farmi 4 domeniche al mese di prove alba-tramonto. il compromesso è andato bene per un po', poi ci si è messo di mezzo un po' tutto, le congiunzioni astrali, agosto, l'entropia e il diavolo serpente, e abbiamo fatto 3 prove in 4 mesi. mi dispiace. purtroppo la mia disponibilità quella rimane.
terzo: la musica. io non credo che potrei vivere senza. di sicuro so che non potrei viverci con. è questione economica, certo, ma non solo. a 34 anni, di cui 26 passati con strumenti a corda in mano, ho capito che qualsiasi passione diventa un lavoro smette di essere passione. per mettere su un qualcosa come dici tu, a parte che non so se avrei la capacità, ma sinceramente è proprio la voglia che mi manca. perché non ti va bene suonare simply rock? perché quest'aria di sufficienza riguardo quel che abbiamo messo su? lo so anch'io che si può migliorare, e mi pare che infatti si migliora in continuazione, ma fino a un certo punto, perché noi questi siamo. io ho voglia di suonare in giro, ho voglia di farlo con te e gli altri, ma se la posta in gioco è questa, cioè il tiro con l'arco su chi salta le prove o non riesce a raggiungere la funky balance mi dispiace, ma non me la sento . ti (vi) farei perdere tempo.
allora secondo me, l'unico modo per continuare ad esistere come tali (green rats, g-spot heroes, devil peach, tanica o fate voi), è che di fronte all'impegno a fare le cose per bene da parte mia (nostra), tu abbassi un po' il tiro. in questo caso ambizione e presunzione sono mica tanto lontani...
fra
NB anche se può sembrare, non l'ho presa sul personale, Al, nè tantomeno mi sono offeso o che. è che parlo solo
per me stesso e stop.
certo a me piacerebbe poter parlare prima di tutto da amici, anche di persona, se sarà il caso di rivederci.
MArco dal Brasile mi sembri troppo melodrammatico...
La telenovela continua..sono necessari dei ciarimenti e mi sembra che è quello che si stia facendo!
Continuiamo così..in modo che ogniuno possa mettere i puntini sulle "i" come stamo facendo...
mi sa che mancate proprio..te, giulio e fabi.
Beijos dalla citta dei Sepultura!!
Belo Horizonte
Antonio
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